Attività da fare nel periodo della gara

Visite guidate ai frantoi ipogei

A cura di: Proloco Presicce

Quest’anno lo staff nell’intento di allargare i servizi offerti ai ciclisti che parteciperanno alla gara ed alle rispettive famiglie ha siglato un accordo con la Pro Loco di Presicce mirato a organizzare, ad un prezzo calmierato, visite guidate nel centro storico di Presicce-Acquarica (loc. Presicce) e nei suoi caratteristici sotterranei.

Il Comune di Presicce (la cui nascita ha datazione incerta (intorno al IV sec. D.C.) in seguito ad un periodo di siccità durato 3 anni (che costrinse gli abitanti dei casali vicini ad insediarsi in quella zona un tempo paludosa), dopo l’avvento dei Normanni, dal XIII al XIX sec. vide l’avvicendarsi di numerosi feudatari.

Nei sotterranei si collocano i frantoi ipogei, storicamente noti come trappeti a grotta, dove si lavoravano le olive e si produceva l’olio. Il complesso degli ipogei, che interessa il territorio comunale, è ancora in parte inesplorato. Nel 1816 si contavano 23 frantoi dove da ottobre a marzo i trappetari svolgevano insieme ad asini e muli un lavoro continuo, giorno e notte, domeniche comprese.

L’animale faceva girare in una grande vasca la macina che riduceva le olive a poltiglia e i trappetari riempivano con questa pasta i cd. “fisculi”, contenitori circolari fatti di corde di giunco, che venivano sistemati uno sull’altro sulla base del torchio, il quale premeva la colonna formatasi.

Attraverso tale sistema si ricavava un liquido che veniva raccolto in un pozzetto e poi si separava l’olio dall’acqua di vegetazione.

Nel ‘700 si cominciò a costruire i frantoi a livello stradale e di conseguenza quelli sotterranei vennero via via abbandonati.

Come anticipato, grazie alla collaborazione con la Pro Loco di Presicce abbiamo messo a disposizione delle guide turistiche che nei giorni di sabato 23 e domenica 24 (eventualmente anche il 25 in base al numero dei partecipanti) accompagneranno i ciclisti che prenderanno parte alla gara e loro familiari che vorranno visitare il borgo medievale e la città sotterranea.

Per info e prenotazioni contattare l’INFO POINT al numero: 340/6506421, riferendo di essere partecipanti alla Marathon del Salento per ottenere il prezzo convenzionato.

NB: al fine di consentire una efficace organizzazione,  si prega di contattare l’lNFO POINT con qualche giorno di anticipo rispetto all’evento.

Trekking nel canalone dei fani

A cura di: DieNneAvventura

L’escursione, con un itinerario che si snoda tra i feudi di Presicce-Salve-Ugento e a ridosso della costa ionica salentina, propone un percorso lungo circa 10 km di notevole interesse archeologico, naturalistico e paesaggistico, intorno ai Canaloni dei Fani, originatisi circa 10 milioni di anni fa da un accentuato fenomeno di erosione della roccia calcarea ad opera di corsi d’acqua di notevole entità.

Il Canalone occidentale, denominato “Canale del Fano” manifesta una vegetazione ricca e variegata dovuta alla presenza di un corso d’acqua sotterraneo che da luogo ad una serie di affioramenti e diventa perenne solo a partire da una sorgente perenne posta sotto “la Chiusa”, un sito di origine messapica costituito da un sistema circolare di grosse mura ciclopiche realizzate con grosse pietre di larghezza pari a 8 m e altezza di 4 m, che fungevano da protezione dell’insediamento e di cui oggi, purtroppo, è rimasto ben poco.

Dal punto di vista naturalistico le sponde del canale presentano un sistema di terrazzamenti coltivati ad ulivi. Molto ricca è la vegetazione; sono presenti monumentali alberi di noce, orchidee selvatiche, carrubi secolari e piante rarissime come l’”Iris Unguicularis” (Iris d’Algeria) ed il “Vitex Agnus-Castus” (Agnocasto). Lungo i costoni si distendono formazioni cespugliose di gariga, lentisco e arbusti caratteristici della macchia mediterranea. E’ inoltre presente un corso d’acqua perenne, alimentato da piccole sorgenti di acque sotterranee, percepibile nella presenza di una striscia più o meno continua di canneto a cannuccia di palude. Un tempo questo corso d’acqua giungeva sino al mare.

Dal punto di vista storico il “Canale del Fano” evidenzia, lungo il suo lato orientale, lo stanziamento dei Monaci Basiliani attraverso la presenza di grotte con affreschi scavate nella roccia, mentre sul lato occidentale sono numerose le costruzioni in pietra a secco come “liame” e “paiare”.

Il canalone orientale (“Canale Tariano”) invece manifesta la presenza di roverelle, di prati di equiseto, cornioli, alaterni, lauri, noci di notevoli dimensioni, un fitto tratto di lecceta con esemplari monumentali e un fitto sottobosco a Coronilla emerus. Percorrendo il canale è possibile osservare ripari preistorici, fornaci d’età romana, i ruderi di un antico frantoio, pajare, ulivi secolari e canneti.

I due canali si congiungono nei pressi di un inghittitoio naturale di origine carsica noto come “Grotta delle Fate”, nei cui confronti si sono tramandate diverse leggende, la più antica e suggestiva è proprio quella delle fate.

Punti di interesse

1. Specchia Specolizzi
2. Masseria del Fano (XVI secolo)
3. Insediamento protostorico “La Chiusa”
4. Grotta Basiliana di San Pantaleone
5. Sorgente dei Fani
6. Grotta delle Fate

Info: ROBERTO CIARDO – Cell. 3286655352

Museo del Giunco

A cura di: Proloco Acquarica

Ubicato nel Castello Medioevale, il Museo del Giunco Palustre è dedicato a un’arte peculiare della storia di Acquarica del Capo: la produzione di oggetti in paleddu (giunco palustre), che le ha valso il titolo di “Città del Giunco”.

Nel Museo, oltre all’esposizione di manufatti artigianali anche molto antichi, si illustrano le fasi della lavorazione grazie a ricostruzioni degli ambienti di lavoro in cui le cestinaie (“spurtare”) trascorrevano le giornate.

Da non perdere è lo straordinario Presepe di Giunco realizzato e terminato nel 1975 dalla signora Addolorata Olimpio, che a 73 anni ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Il Museo ​si trova in Piazza San Carlo n. 11, Località Acquarica del Comune di Presicce-Acquarica (LE) ed è visitabile nel periodo giugno – settembre (salvo visite su prenotazione):

  • tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00, eccetto il Lunedì in cui è aperto solo in orario pomeridiano.

Per informazioni e prenotazioni consultare la pagina del Centro Informazioni Turistiche.